Carissimo Giorgio,
sono 9 anni senza di te. Se ci penso, mi sembra impossibile che sia passato tutto questo tempo!
E invece il tempo scorre, con le sue stagioni, con i suoi ritmi e, da allora, la mancanza di te fa sempre parte della mia vita, anche se si è trasformata.
All’inizio mi toglieva il fiato, l’idea di tornare a casa e non trovarti mi faceva salire una incontrollata voglia di piangere. Fermavo la macchina, mi sfogavo ma, quando poi arrivavo a casa, mi sembrava di respirare serenità: sentivo che lì tu, anche se assente fisicamente, eri con me.
Un aiuto importante l’ho ricevuto da tanti amici tuoi e miei che ho sentito accanto a me, insieme con loro in quei primi anni ho vissuto un susseguirsi di iniziative (l’intitolazione a te della Biblioteca di Casarile, le pubblicazioni prima del libro e poi del sito per citare le più significative); ogni volta erano incontri, abbracci, condivisioni di ciò che avevi lasciato in tutti noi.
Questo mi ha permesso di non sentirmi più sola e di ricominciare a vivere.
Successivamente ho incontrato persone nuove, con loro ho iniziato percorsi di crescita personale, di consapevolezza, di ascolto interiore. Durante alcune esperienze e meditazioni ho riannodato i fili del dialogo con te, ho ricominciato un dialogo intimo, un dialogo di anime, un dialogo a cuore aperto sul perché di alcune coincidenze, sul loro significato, sul cosa mi dovevano far capire e insegnare.
La morte, che prima per me era un tabù, è diventata sempre più una porta, un luogo di passaggio fra realtà e mondi paralleli che, in apertura e ascolto, possono comunicare.
Il luogo privilegiato Giorgio dove sento forte il tuo ricordo è la nostra casa, è lì che ti sento accanto, che mi arrivano le tue risposte, il tuo aiuto, la tua forza.
A casa ho sempre tante cose da fare ma, come facevamo insieme, se voglio farmi un regalo mi guardo un film. Che sia al cinema o a casa appena comincio a guardarlo mi vieni in mente tu!
Quanti ne abbiamo visti insieme! Tutto quello che so sul cinema lo devo a te!
E quando finisce mi lascio del tempo per lasciar sedimentare la storia e poi mi chiedo: “Che voto gli avrebbe dato Giorgio?”. Già, perché tu nei tuoi quaderni, davi un voto ad ogni film visto.
E ripensandoci sorrido…
Nella nostra casa, fra i tanti oggetti che la impreziosiscono, ci sono due burattini da tavolo, due personaggi che io ho sempre chiamato “il re e la regina”. Ecco, quando entro in camera e li guardo, penso a me e a te con tenerezza: sono stati in tutte le nostre tre case, sono i nostri antenati, ci proteggono. Quando mi sento fragile mi avvicino a loro, prendo la loro energia e li ringrazio!
Così come ringrazio te, Giorgio, per continuare a proteggermi da lassù,
per aver fatto parte della mia vita in questo mondo
e per continuare a farlo ovunque tu sia!
Ti sento, ti amo e questo lo so… sarà per sempre
tua, Anto